Chiedere un’ipoteca per comperare casa – Ecco cosa sapere

Quando si intende acquistare casa e non si ha la liquidità necessaria per concludere la compravendita la soluzione ideale è chiedere un’ipoteca alla banca. Ma come funziona? Ecco una serie di risposte alle domande più frequenti.

Chi può farlo

In Svizzera, per l’acquisto di un immobile a uso proprio, il prestito ipotecario ottenibile raggiunge al massimo l’80 percento del valore dell‘immobile. Occorre dunque almeno il 20 percento di capitale proprio, e che minimo il 10 % di questo sia contanti o non proveniente dalla cassa pensioni o secondo pilastro.

Se per l’immobile che vi interessa volete costituire in pegno altre garanzie (p.es. depositi titoli, capitali di previdenza, altri immobili) è possibile ottenere prestiti ipotecari per oltre l’80 percento del valore dell’oggetto. La costituzione in pegno può valere la pena se il momento per vendere non è ottimale oppure se non volete prelevare anticipatamente il capitale di previdenza.

Prima di chiedere il finanziamento è opportuno valutare attentamente il proprio reddito e determinare la propria disponibilità, poichè all’investimento iniziale per l’acquisto si aggiungono le spese correnti. Oltre al rimborso dell’ipoteca possono essere necessari altri investimenti, per esempio il mobilio nuovo. Per non gravare troppo sul budget, le spese correnti non dovrebbero superare il 35 percento del vostro reddito netto. Se le spese sono più di un terzo del budget, vi manca un importante margine di manovra finanziario.

Occhio ai tassi di interesse

Uno dei primi passi da compiere è quindi capire quale tasso fa al caso proprio.

I finanziamenti immobiliare possono essere a tasso fisso – per cui il tasso di interesse resta quello fissato dal contratto per tutta la durata del contratto e lo svantaggio è non poter sfruttare eventuali riduzioni dei tassi di mercato che dovessero verificarsi nel tempo – e a tasso variabile – per cui il tasso di interesse può variare a scadenze prestabilite rispetto al tasso di partenza perché segue le oscillazioni di un parametro di riferimento, di solito stabilito a seconda del mercato finanziario ed economico.

Oltre a queste due tipologie, c’è anche il tasso misto – che può passare da fisso a variabile a scadenze fisse e/o a determinate condizioni indicate nel contratto – il Mutuo con cap – dove il tasso è variabile ma a condizione che non superi il massimo della rata fissato e il Mutuo a tasso bilanciato – che viene calcolato facendo una media ponderata tra il tasso fisso e il tasso variabile.

I tassi e le condizioni offerti dai diversi intermediari possono variare, anche di molto. Quale tasso scegliere? Su internet esistono motori di ricerca che offrono guide e suggeriscono le ipoteche più adatti alle esigenze di ciascuno. Naturalmente è sempre possibile richiedere i documenti informativi direttamente all’intermediario, per esempio allo sportello della banca, o affidarsi alla consulenza di specialisti del settore, come SIT Immobiliare, che dispone di un ampio portfolio di istituti di credito con il quale collabora per dare una maggior scelta ai propri clienti.

A che cosa fare attenzione

Nell’esaminare le diverse proposte, occorre valutarle con cura. Non mancano infatti vantaggiose offerte iniziali, per le quali dovete tuttavia rinegoziare il prezzo già dopo pochi anni e confrontare altre offerte. Bisogna quindi prestare attenzione ad alcuni elementi tra cui:

  • lo spread;
  • il piano di ammortamento, ossia il progetto di restituzione del debito;
  • tutte le voci di spesa;
  • l’eventuale risparmio fiscale

I contratti di compravendita contengono spesso formulazioni insolite, di difficile comprensione. Per questo è consigliabile affidarsi ai consulenti SIT Immobiliare, che conoscono il linguaggio specifico e discuteranno con voi, anche da un punto di vista legale, il contratto di compravendita per fornirvi il consiglio di cui necessitate.

Quando si sceglie, infine, inizia l’istruttoria con cui l’istituto di credito verifica il reddito, il patrimonio e le garanzie offerte dal cliente per valutare la sua capacità di rimborso nel tempo. Basandosi sui documenti presentati, la l’Istituto analizza quindi il valore dell’oggetto che vi interessa e la sopportabilità del finanziamento.

Le tempistiche

I tempi per ottenere un’ipoteca, cioè quelli che intercorrono tra la presentazione della documentazione e l’effettiva erogazione della somma, variano da banca a banca. Solitamente il prestito non viene erogato il giorno della firma del contratto ma solo dopo alcuni giorni, quando secondo la legge l’ipoteca ha normalmente raggiunto un maggior grado di sicurezza. Bisogna, dunque, informarsi presso la banca e presso il notaio sui tempi di effettiva disponibilità del denaro.

Se state valutando di vendere o acquistare un’immobile, conoscere bene gli iter di vendita è fondamentale. Contattate SIT Immobiliare oggi per prenotare la vostra consulenza!